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Questa è una domanda che mi sono posta molte volte da quando ho iniziato il mio percorso come ricamatrice. La risposta? Sì e no.

Come è possibile?

Ogni forma d’arte è destinata a cambiare ed evolversi con il tempo, perché anche la società cambia ed evolve. Il ricamo è profondamente radicato in quasi tutte le culture e si presenta in forme e significati diversi.

Ad esempio, in molte culture il ricamo aveva un significato spirituale: ricamare un tessuto poteva servire a proteggere chi lo indossava da influenze maligne.

Ancora oggi il ricamo a mano è presente nell’alta moda, ma rappresenta solo una piccola parte di ciò che si può creare con ago e filo.

Il ricamo come linguaggio universale

Il ricamo è molto più di una semplice tecnica, è:

  • Un modo per raccontare storie quando nessuno è disposto ad ascoltare.
  • Un ponte tra generazioni, che ci permette di scoprire la nostra storia.
  • Uno strumento per creare abiti unici, che riflettono la nostra personalità.
  • Un’arte di riparazione, capace di trasformare ciò che è rotto in qualcosa di bello.
  • Un insegnamento di pazienza, che ci ricorda il valore del tempo e del lavoro.
  • Una pratica terapeutica, in grado di calmare la mente.

Per spiegare meglio quest’ultimo aspetto, voglio citare un articolo del 2023 pubblicato dalla National Library of Medicine. Il testo analizza i benefici psicologici del ricamo e lo definisce come:

“Simile ad altre arti tessili, il ricamo evoca ricordi, stimola la creatività e permette un’interazione sia con il materiale sia con i contenuti verbali che emergono durante la creazione.

Gli arteterapeuti hanno individuato tre caratteristiche centrali degli aspetti terapeutici del ricamo: la ripetizione, la struttura (lavorare seguendo un motivo) e la semplicità.

Queste qualità possono facilitare stati di ‘flow’ o rigenerazione, aiutando a creare una sensazione di calma o ad aumentare i livelli di energia. Inoltre, il ritmo e il senso di gratificazione che caratterizzano il processo creativo sono stati identificati come fattori essenziali nel trattamento di bambini e adolescenti che hanno vissuto traumi.

Grazie alle sue dimensioni sociali, culturali e psicologiche, il ricamo può costituire un linguaggio artistico e un mezzo di espressione nell’arteterapia, in particolare per gli adolescenti con difficoltà emotive complesse.”

Perché il ricamo è percepito come un’arte in declino?

Nonostante i suoi molteplici significati, il ricamo è spesso visto come una pratica destinata a scomparire. Perché?

Forse perché il suo valore culturale, sociale e terapeutico non viene condiviso abbastanza. Le discussioni su questi aspetti sono rare e i pochi insegnanti che li affrontano non ricevono il giusto riconoscimento.

La mia missione con Embroiderly

Il mio obiettivo con Embroiderly è cambiare questa percezione: voglio creare un dialogo, coinvolgere questa straordinaria comunità e portare alla luce tutta la ricchezza che il ricamo può offrire.

In conclusione, credo fermamente che il ricamo non sarà mai un’arte destinata a morire. Continuerà a essere parte della storia umana, in una forma o nell’altra.